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Volevo scrivere di Barbie, ma..

  • Immagine del redattore: aspasiatutteledonn
    aspasiatutteledonn
  • 2 ago 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Sì, sono stata anch’io a vedere il film di Barbie di Greta Gerwig, regista, sceneggiatrice e attrice statunitense. Subito non volevo scrivere niente riguardo al film in quanto appena è uscito lo hanno cominciato a fare tutti, ma poi la curiosità mi ha spinto ad abbassare le barriere dell’anarchia e a scoprirne di più. Visto e considerato che vi ho già spoilerato del fatto che questo articolo tratterà della luna piena che c’è stata ieri sera, 1’ agosto, e del suo legame con il mondo femminile, ebbene sì: parlare subito di Barbie è una strategia marketing per attirare la vostra attenzione, ma sinceramente due parole ce le spendo volentieri.



Il film che vede come protagonista “la lotta nei confronti del patriarcato” è un film a mio parere coraggioso. Credo che vada dato atto a Greta Gerwig di aver finalmente ribaltato molti stereotipi del mondo femminile, ma soprattutto maschile, e aver creato un metodo e un mondo utopico dove le donne finalmente possono emanciparsi e riappropriarsi dei propri diritti. Sono tanti i temi toccati, dalla guerra che nasce dal pensiero maschile di primeggiare e competere, risultato di un'educazione mascolina e tossica che convince l’uomo ad essere sempre quello forte e virile: le fantomatiche “palle sotto”. E nel momento in cui non deve più essere per forza maschio alpha, sudato, che beve birre in groppa ad un cavallo, rivendicando la sua biologia, chi è?



Ecco che si inscena un quasi tentato suicidio, salvato da una donna: recupero dell’identità maschile, così la chiamava il mio Prof. di Storie delle Donne all’Università. Poi c’è tutto il mondo della donna stereotipata e delle altre donne che la venerano finchè la sua perfezione non crolla e si ritrova nel mondo reale dove solo che cammini, respiri e sbatti gli occhi sei sommersa di battute poco carine a sfondo sessuale (MOLESTIE SESSUALI) che ti fanno sentire a disagio, in colpa e completamente disarmata.



Il mondo degli uomini in giacca e cravatta che si danno le pacche mentre parlano della fuffa è stato poi il mio momento preferito, ci ho rivisto molti uomini che conosco. Se fosse solo così semplice poi creare quel legame chiamato di SORELLANZA per sradicare i fondamenti della discriminazione, della disparità di genere, della violenza e della misoginia, forse ora vivremo davvero a Barbie Land.



Ma sono ancora tanti i temi da affrontare e i film da vedere che approfondiscano in maniera più dettagliata quello che è realmente un mondo complicato. Intanto grazie a Greta Gerwig per aver fatto un primo passo così scandalosamente importante, perché diciamocelo: l'incasso globale del film ha superato i 750 milioni di dollari, ciò vuol dire che tantissime persone lo hanno visto e magari, non tutte, ma una buona parte, su qualcosa ha riflettuto.

Ah ma è vero, dovevamo parlare della luna piena e del fatto che in merito ho scoperto esistere una Barbie chiamata, Barbie Midnight Moon Princess, la governatrice della luna splendente. Beh restate connessi e iscrivetevi alla newsletter, ne parleremo presto!


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